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Per Aspera Ad Veritatem n.16
IN QUESTO NUMERO


Le belle parole di Dino BUZZATI, scelte come incipit della Rivista per questo nuovo anno duemila, bene introducono la questione apertasi con la conferenza della World Trade Organization (WTO) che si è tenuta a Seattle alla fine dello scorso anno. L'avvenimento, soprattutto in ragione delle vivaci contestazioni che hanno attraversato la città statunitense, ha avuto enorme risonanza a livello mondiale. Più in particolare, le manifestazioni di Seattle sembrano aver dato avvio ad un nuovo movimento, su base internazionale, eterogeneo nella propria composizione, che in modo piuttosto semplificato è stato rappresentato sui mass media come un movimento contro la globalizzazione. Indubbiamente gli avvenimenti di Seattle, che hanno avuto consistente seguito a Davos, in Svizzera, nel mese di gennaio e poi ancora a Washington e a Londra, hanno aperto numerosi e nuovi interrogativi anche per il mondo dell'intelligence. Intendiamo dedicare in futuro a questi problemi spazio sulla nostra Rivista. Intanto, abbiamo ritenuto interessante pubblicare alcuni documenti di cui molto si è discusso negli ultimi tempi in materia di bioetica e biotecnologia, e cioè quanto è maturato o sta maturando nella sede parlamentare europea e nazionale. Particolare interesse rivestono, sullo stesso tema, gli argomenti trattati nel volume "Questioni di bioetica", a cura di Stefano RODOTA', che proponiamo ai lettori con la recensione in parte V.
Nel numero 14 della Rivista, è stato dato spazio ad un interessante Forum su "Intelligence e analisi strategica". "Per Aspera ad Veritatem" ritorna ora sull'argomento, ponendo in particolare l'accento sul ruolo della scienza statistica nella costruzione degli scenari e nell'analisi di medio-lungo periodo, con i prestigiosi interventi di ZULIANI, BARBIERI e BURATTA.
Nella parte I, segnaliamo il lavoro di JEAN, interessante e a tratti sorprendente, sulla situazione dei Balcani.
Particolare pregio, nella stessa sezione, rivestono gli interventi di Mario CALIGIURI, sul problema della comunicazione istituzionale dell'intelligence, e di KRYWIN e MARCHAND, avvocati belgi, sui rapporti tra il segreto di Stato e i diritti dell'uomo. Le riflessioni di CALIGIURI ricadono in un ambito di dibattito molto attuale e offrono spunti molto interessanti di approfondimento. Con molto piacere, abbiamo registrato gli apprezzamenti dell'Autore al sito Internet della Rivista, da pochi mesi presente sulla Rete. D'altro canto, le riflessioni di KRYWIN e MARCHAND, per quanto orientate ad un'interpretazione piuttosto rigorosa, meritano estrema attenzione, sia per la rilevanza sempre più pregnante che la tematica dei diritti dell'uomo va assumendo nei diversi ordinamenti europei (il disegno di legge del Regno Unito "Regulation of investigatory powers", pubblicato in stralcio in parte III, muove proprio dall'esigenza di armonizzare la legislazione alla Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo), sia in quanto il punto di vista di chi esercita la professione forense consente una chiave di lettura dei diversi aspetti del problema più completa ed obiettiva. Il saggio di ZACCARIA ci consente invece di tornare sul tema economico, con particolare riferimento al lavoro di risanamento che negli ultimi anni ha consentito al sistema-paese una considerevole inversione di tendenza rispetto alla situazione di grave crisi dei primi anni novanta, che tuttavia dovrà confrontarsi con le nuove sfide dell'integrazione europea.
Tra la documentazione parlamentare d'interesse, segnaliamo la Relazione semestrale sulla politica informativa e di sicurezza del Presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D'ALEMA pubblicata in parte III.
La parte IV, tradizionalmente dedicata ad una sintetica illustrazione delle linee fondamentali dell'attività dei Servizi di altri Paesi, vede invece questa volta una selezione delle home-page di vari Organismi di intelligence che sono presenti su Internet. Speriamo che questa finestra, aperta preferibilmente ad uso di quei lettori che navigano sulla Rete, possa essere particolarmente apprezzata.
Due volumi, di quelli recensiti in parte V, sono dedicati al tema della crittografia, argomento tecnico proposto però a un largo pubblico anche attraverso una lettura storica delle differenti fasi nell'evoluzione delle diverse tecnologie. Per quanto riguarda "Segreti, spie, codici cifrati" proponiamo un'interessante intervista agli Autori.
Come di consueto, chiude questo numero la pubblicazione di un brano di carattere storico tratto dal volume di J.T. RICHELSON "A Century of Spies. Intelligence in XXth Century", che racconta una delle operazioni di spionaggio più clamorose dell'ultimo secolo: l'acquisizione di notizie che ha determinato l'ingresso in guerra degli Stati Uniti nel corso del primo conflitto mondiale.



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